L’amore per la fotografia accomuna tante persone ma spesso organizzare un tour a tema è abbastanza difficoltoso, perché non si tratta di pianificare una semplice vacanza.
Improvvisare non sempre si rivela la soluzione migliore. Questo vuol dire che non basta partire con la reflex dentro lo zaino. In realtà si può diventare un abile travel photographer, per lavoro o semplice passione, seguendo alcuni semplici consigli.
Organizzare viaggi fotografici: aspetti generali
Prima di avventurarsi per la meta stabilita è molto importante pensare all’attrezzatura che bisogna portare. Mettere dentro lo zaino tutti gli strumenti che si possiedono non è una buona mossa. Occorre infatti considerare che una borsa eccessivamente pesante diventa difficoltosa da trasportare e questo determinerà tutta una serie di disagi durante il viaggio fotografico.
Ecco perché è molto importante selezionare solo gli attrezzi del mestiere che potranno tornare davvero utili, evitando le cose superflue che finiranno solo per appesantire il bagaglio. Partire solo con lo stretto necessario è il primo passo per organizzare viaggi fotografici di successo.
A questo punto sarà possibile passare alla fase successiva, ovvero alla scelta della location giusta. Potrebbe essere un posto turistico di mare o montagna, così come una piccola località isolata con scenari mozzafiato. Tutto dipende dalle proprie preferenze, ma in ogni caso è determinante studiare il luogo in cui si sta andando. A questo riguardo si possono trovare informazioni utili in rete, per scoprire i punti più interessanti da fotografare e le zone maggiormente suggestive.
Lo scopo è quello di identificare gli scorci ideali da fotografare, oltre che le atmosfere, i colori e tutti i dettagli che possono rendere una foto unica e molto emozionante. Così facendo si eviterà di immortalare soggetti in maniera banale e scontata. Del resto per portare a termine un buon lavoro è molto importante considerare sempre nuovi punti di vista.
Viaggi fotografici: il momento dell’arrivo
Una volta sul posto ha inizio la vera avventura. Per fare un reportage curato e completo è comunque necessario prendersi qualche giorno per entrare in sintonia con il luogo e le persone che lo abitano. Si può iniziare parlando con le persone, chiedendo informazioni e soprattutto lasciandosi trasportare dagli eventi. Anche provare le pietanze tipiche è moto importante per entrare pienamente in contatto con la meta raggiunta.
Camminare a lungo e mantenere un atteggiamento curioso aiuta molto durante i viaggi fotografici. In questa maniera si riesce a trasmettere lo stupore e l’entusiasmo anche nelle foto.
Organizzare viaggi fotografici: i consigli tecnici
In linea generale non esistono delle regole strettamente tecniche che possano andare bene in maniera indistinta quando si pianifica un viaggio fotografico. Alcuni accorgimenti, tuttavia, possono rivelarsi importante e offrire un prezioso aiuto.
Per prima cosa è meglio scattare in RAW, semplicemente perché in questo modo si riesce ad avere più margine di modifica. In questo modo, inoltre. sarà possibile sfruttare al massimo le potenzialità della propria macchina fotografica. I principianti, che non hanno ancora molta dimestichezza, possono invece scattare in automatico. Saper scattare implica tanto allenamento ed è normale fare errori almeno quando si è alle prime armi. Bisogna considerare però che in viaggio, anche i professionisti, avranno l’opportunità di fare scatti irripetibili. Grazie alla modalità automatica si avrà la certezza di non sbagliare.
In ogni momento del tour fotografico bisogna sempre mantenere la macchina appesa al collo, cioè pronta per scattare, così da non perdere alcuna occasione unica. Non si sa mai quando arriva l’ispirazione, per questo è meglio evitare di essere impreparati. Infine, guardare bene nel mirino è determinante. Sembra banale, ma tante volte non si presta attenzione a qualche particolare che fa la differenza.
Per coloro che desiderano un viaggio fotografico organizzato nei minimi dettagli e in posti meravigliosi, il consiglio è quello di rivolgersi a dei professionisti come Gian Paolo Vanni.